Cucina (Dieta) Mediterranea fra piacere e salute

Relatore: Professor Aldo Tammaro
 
Già Professore di Geriatria all’Università di Pavia, membro dell’Ufficio Studi dell’Accademia della Cucina e rotariano del Club Milano Est
 
Stralci della relazione a cura di Adriana Bazzi
La presidente Giacoletto, introducendo il relatore, ricorda che questo breakfast è in continuità con la  conviviale del Novembre scorso a PizzaAut: un esperimento molto positivo di inclusione per persone autistiche, una realtà di successo ricordata anche dal Presidente Mattarella nel suo discorso di Capodanno. 
 
 
La pizza è il prodotto italiano più esportato al mondo: nel 2017 l'arte del pizzaiolo napoletano, di cui la pizza napoletana è il prodotto tangibile, è stata dichiarata dall'UNESCO  come  “patrimonio immateriale dell’umanità” .
 
Ecco allora la sintesi dell’intervento del professor Tammaro, proprio sulla dieta mediterranea.
 
 
La dieta mediterranea è una ’”invenzione americana” che si deve ad un personaggio piuttosto singolare: l’americano Ancel Keys, uomo dalle mille competenze.
Nato a Colorado Springs nel 1904, ottiene una prima laurea in scienze politiche ed economia e, successivamente, un dottorato in biologia, oceanografia e fisiologia, in varie università americane dove ha anche insegnato.
 
 
I suoi primi studi riguardano gli effetti sulla fisiologia e sulla biologia umana della malnutrizione (il suo nome, tra l’altro, è legato alla formulazione della Razione K, che costituì la base dell’alimentazione di sussistenza dell’esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale).
Arrivato dapprima in Italia con gli Alleati, vi fa ritorno negli anni Cinquanta e si stabilisce a Pioppi nel Cilento con la famiglia e alcuni collaboratori.
Per circa quaranta anni studia le abitudini alimentari e di vita della popolazione locale, colpito dal fatto che l’incidenza di malattie cardiovascolari e di disturbi gastrointestinali era particolarmente bassa, al contrario di quanto accadeva alla popolazione americana sempre più colpita da quelle patologie.
Giunge così alla conclusione che la dieta mediterranea, seguita inconsapevolmente dalle popolazioni di quelle zone,  apportava benefici per la salute.
 
Le sue osservazioni hanno trovato riscontro in un famosissimo studio scientifico noto come Seven Countries Study e in altre pubblicazioni scientifiche.
E veniamo ai giorni nostri.
 
Un’analisi di US News Report (riportata anche dai quotidiani italiani) ha messo al primo posto fra le diete che apportano i maggiori benefici per la nostra salute, proprio la dieta mediterranea che, ricordiamolo, si basa soprattutto sul consumo di verdura e frutta, cereali e legumi, pesce e olio di oliva e, in misura limitata di carne e latticini.
 
 
In realtà Ancel Keys non si riferiva soltanto all’alimentazione, ma anche al modo di vivere di quella popolazione.
Difatti, il titolo di un suo famoso libro “Eat well and stay well. The Mediterranean way” non parla solo di alimentazione, ma anche di stile di vita che presuppone la convivialità, l’attività fisica e il rispetto dell’ambiente con il consumo preferibile di prodotti locali e di stagione.
Purtroppo ancora oggi sono molti gli ostacoli sulla strada dell’adesione alla dieta mediterranea.
Fattori come la globalizzazione, la modifica delle fonti di approvvigionamento, la distribuzione dei pasti durante la giornata nella nostra società, ma soprattutto la diffusione di alimenti industriali processati sono fra i maggiori responsabili della diffusione dell’obesità.
Si deve anche tenere conto che la dieta mediterranea è una dieta “per ricchi”: pesce, verdure e frutta, olio di oliva costano molto.
Molto di più di hamburger con patatine fritte o altri cibi processati con la conseguenza che  l’obesità colpisce gli strati più poveri della popolazione.
Inoltre la diffusione di App che indirizzano, soprattutto i più giovani, verso abitudini alimentari non proprio in linea con la dieta mediterranea e, in generale, con una corretta alimentazione, contribuiscono non poco a danneggiare la salute.
 
 
Nel Rotary esiste una World Fellowship of Rotarian Gourmet che raccoglie soci interessati a questi temi. Il referente a Milano è Jean Claude Pinto del Rotary Arco della Pace.
 
Ultima considerazione: Ancel Keys ha lasciato questo mondo alla soglia dei 101 anni.